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 LUCE  DI MILLE SOLI 

di  Romano Maria  Luisa

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                                                                                                            Raffaello Sanzio 1501 -  wikipedia.org

 

  

 

 

I.N.R.I.  

                                          IGNIS  NATURA  RENOVATUR  INTEGRA 

                                                                            di 

                                                               ROMANO MARIA LUISA

                          

 "E’ la forza del Sole che corre nelle nostre vene e palpita nei nostri cuori, ed è la luce del Sole che rende purpureo il nostro sangue, e lo fa assomigliare al denso vino rosso. Il Sole è il santuario degli enti spirituali.. .. è il tabernacolo ardente nel quale riposa l’anima del Messia.”

                                               Il Rituale del Santum Regnum – Eliphas Levi

 

La pasqua veniva celebrata dagli Ebrei già molto tempo prima della nascita di Cristo. In ebraico Pesach ovvero “passover” significa "passare- passare oltre” proviene dall'usanza antica ebraica delle agapi dove i commensali si passavano, condividendolo, il pane azimo.

 

Agape, (agape agape /'agape/, alla greca /a'gape/ s. f. [dal lat. tardo agăpe, gr. agápē "amore"]. - 1. (relig.) [convito fraterno presso gli antichi cristiani]. 2. (estens., non com.) [riunione intima fra amici]≈banchetto, (lett.) convito, (lett.) convivio https://www.treccani.it/vocabolario/agape/ - dal greco amore- amore immenso, ma anche poi amore per Dio). 

 

Cristo spezzò e offri il pane dicendo “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. ( Mt 26, 26-28 ), condividendolo con i 12 discepoli, compagni ovvero "cum-panis". In questa simbologia universale in cui i 12 apostoli  rappresentavano i 12 pianeti, Cristo è il sole. Il Logos Solare. Cristo offri anche il vino dicendo " Bevete questo è il mio sangue".(Mt 26,26-28) attuando cosi per la prima volta la transustanzazione del pane e del vino - . transustanziazióne (o transubstanziazióne) s. f. [dal lat. mediev. transubstantiatio, der. di transubstantiare (v. la voce prec.)]. – Nella teologia cattolica, la totale conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo, che si attua per l’onnipotenza divina nella consacrazione durante la messa. https://www.treccani.it/vocabolario/transustanziazione/

 

Il significato della Pasqua è racchiuso nel mistero della trasfigurazione e resurrezione di Cristo Gesù, energia vitale, insita in ogni forma vivente, del tutto intorno e dentro di noi. 

 

L'elemento vino venne introdotto per la prima volta da Melkitsedeq durante il suo incontro con Abramo. Egli benedisse Abramo in nome dell'Altissimo El Helion. Melkitsedeq andò incontro ad Abramo, che ritornava vincitore da una battaglia contro 4 re: “ E Melkitsedeq, Re di Salem, fece portare del pane e del vino, egli era sacerdote dell’Altissimo El Elyon; e benedisse Abramo dicendo: benedetto sia Abramo dall’Altissimo Signore dei Cieli e della Terra, e benedetto sia l’Altissimo che ha messo i nemici nelle tue mani. E Abramo gli diede le decime di tutto ciò che aveva preso.” ( Genesi 13,18.) Prima della venuta di Melkitsedeq il profeta Elia benediceva con pane e acqua. Il vino introdotto da Melkitsedeq nel suo incontro con Abramo lo ritroviamo nell'agape - offerta svolta da Cristo, quale conferma del principio universale dello Spirito Santo.

 

Il pane quindi rappresenta Cristo nella comunione della Santa Messa, sotto forma di ostia, o offerta, piccolo cerchio o piccolo sole. Cristo Gesù si dice sia nato a Bethlehem ovvero "la casa del pane" in ebraico.

in ebraico: בֵּיִת לֶחֶם ‎?, Beit Leḥem, "casa del pane"  https://it.wikipedia.org/wiki/Betlemme

 

Il significato di Cristo in greco Χριστός, Christós, in ebraico mašíakh (מָשִׁיחַ, unto, in italiano, Messia. Cristo è consacrato a Dio attraverso la sacra unzione, e diviene l'Unto di Dio. Il termine Messia è “una parola aramaica ed ebraica che significa 'unto'. Nel Nuovo Testamento Gesù è chiamato il Cristo, che è l'equivalente greco di Messia. Significa colui che è consacrato Profeta, Sacerdote, Re e Liberatore” https://www.google.com-cristo e messia

 

Cristo sarebbe infatti ad un tempo re sacerdote e medico in eterno, alla maniera dell'Altissimo Ordine Regale di Melkitsedeq. “ Salmo 109 di Davide- " .. Il Signore ha giurato e non si pentirà tu sei sacerdote in eterno secondo alla maniera di Melkitsedeq" - Ebrei 7,24.    S. Paolo:- “..sempiternum sacerdotium” Ebrei 7.24 

 

Il vino e il pane sono i due principi sacri, uno solare e l'altro lunare. Sono simboli del maschile e del femminile, le due polarità. Provengono tutti e due dall'energia solare al suo apice, il sole dei caldi mesi estivi infatti matura sia il grano che l'uva, frutti della terra, i quali grazie a questa crescono sino a maturazione. Il pane e il vino erano l'offerta che i commensali si scambiavano tra di loro durante l'agape.

  

Quel pane dovrebbe essere il nostro nutrimento sulle nostre tavole.  Quel sole dovrebbe giungere attraverso il cibo farina-grano-spiga- ai nostri corpi, ai nostri apparati digestivi con il tutto il suo nutrimento, fisico e sottile.

 

Il seme della pianta giace sottoterra per tutti i lunghi mesi invernali, durante questo tempo rimane nascosto, celato alla vista, la sua maturazione avviene sotto il suolo. Infine, con l'arrivo della primavera, il seme germoglia, ritornando cosi alla luce del sole. Il sole stesso nel suo arco intorno alla Terra durante l'anno per un periodo scompare ossia le giornate divengono sempre più corte e brevi, raggiungendo il punto più basso al 21 dicembre per rinascere il 25 dicembre. Cristo simbolicamente nasce il 25 dicembre, 3 giorni dopo il Solstizio d'inverno, ovvero il 21 dicembre, -la festa del Sol Invictus, Sole Invincibile dei Romani, - giorno in cui il sole rinasce e quindi la vita torna a fiorire. Altre divinità sono nate nello stesso giorno con le stesse somiglianze simboliche vedi Mithra, Helios, etc,. 

Cristo è il sole, la luce nascente. La vita che rinasce, risorge. Notiamo che tra il 21 dicembre e il 25 troviamo lo spazio di tre giorni.  I tre giorni della sepoltura di Cristo prima della sua resurrezione. Cristo è l'energia, vibrazione cosmica divina presente in ogni  cosa. 

 

Gesù Cristo, figlio della vergine Maria  - Isaia capo 11 : “Spunterà una verga dal ceppo di Iesse, e un fiore sorgerà dalla sua radice.”  S. Bernardo, quando rivolto a Maria, disse (Egbert., loc. cit. n. 4.) ; "Orto di delizie è per noi il tuo santissimo seno, o Maria ! perché da lui abbiamo raccolto i fiori di un molteplice gaudio, ogni qualvolta meditiamo quanto grande moltitudine di dolcezza da lui scaturì per tutto il mondo “. O dunque dolcissima Vergine Maria ! ecco veramente il Signore con te, come il fiore con la verga che lo produce. Fa pertanto che anche con me sia il Signore, anzi con noi e facci partecipi di questo fiore. Cristo tuo Figlio.”

https://www.scrutatio.it/archivio/articolo/corrado-di-sassonia-specchio-beata-vergine-maria/2903/specchio-beata-vergine-maria-capitolo-XII.

 

Cristo è seme, virgulto, ramoscello primaverile, vibrazione primaria che soggiace ad ogni forma di vita, tutto ciò che vive, ma anche di ciò che perisce, e diviene putrefazione. Diverrà concime per le nuove messi. L'energia cristica è presente ovunque nell'universo, nel primo vagito di un bimbo che nasce, nella natura, nei fiori.. La nostra vita vive di questa energia cristica. Cristo è nutrimento, luce, comunione, trasmutazione. 

 

Cristo è anche l'energia primaria o Kundalini,  che giace dormiente alla base della spina dorsale dell'uomo, in attesa di risvegliarsi grazie all'evoluzione consapevole di quest'ultimo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Permetteteci di spaziare un attimo nel mondo della simbologia, quella consapevolezza, quel “richiamo”, è anche il simbolico “bacio del principe azzurro sul destriero bianco”, che troviamo  nella narrativa delle fiabe. 

 

Le nostre vite sono simbolicamente come la tela di Penelope che viene tessuta e disfatta, inconsciamente dall'uomo stesso, (i nostri desideri, attaccamenti, debolezze,) in attesa che ritorni l' Amato, (nel caso di Penelope, suo marito Ulisse), il quale al suo ritorno si riprenderà il suo regno dagli usurpatori Proci, - il nostro caotico mondo interiore - e sarà l'unico capace di scoccare un freccia attraverso un arco che nessuno sapeva o aveva la forza di tendere. La freccia passerà attraverso gli anelli di 12 scuri. Ulisse vince  e si rivela - o svela diremmo noi - a Penelope, sua moglie, con la quale aveva costruito  la loro camera nuziale che si snodava intorno ad un albero di ulivo, che la sorregge quale palo centrale, il cui segreto però era che possedeva delle radici. (Odissea XXIII, 110). 

 

Simbolicamente ciò che si sta dicendo qui è leggibile a più livelli; - l'arco,  gli anelli, la freccia, sono simbologie solari del passaggio del Sole nel suo viaggio durante i 12 mesi dell'anno attorno alla Terra. Vi si legge anche la simbologia del passaggio della dea Kundalini nella sua ascesa attraverso la spina dorsale dell'uomo. Ulisse è a tutti gli effetti qui nel suo mito, un simbolo solare. Ad un livello di lettura aureo nel simbolo del talamo nuziale di Ulisse e Penelope che si avvolge attorno ad un ulivo con radici,  si legge il sacro nel loro amore, simbolo di unione tra  cielo e la terra.

 

Difficile non parlare, a proposito di messi e di grano, di Demetra, la divinità dell’agricoltura, figlia di Kronos e Rhea Cibele, e di Persefone, sua figlia. Madre e figlia entrambi interconnesse nel Mito con il significato della vita e la morte, la rinascita delle messi, attraverso la comprensione del mistero del fuoco sacro che il Sole rappresentava, della natura, attraverso il dio dell’ade, Plutone,  -Plutos-ricchezza in greco ad indicare la fertilità e ricchezza contenuta nel sottosuolo - simbolo anche delle forze inferiori e profonde, il mistero della psiche umana. 

 

Parlando del sole e della spiga di grano non possiamo esimerci dal citare il simbolo della Spiga Recisa nei Misteri Eleusi, nei quali tale spiga recisa rivestiva un profondo ruolo misterico dall'alto e profondo significato iniziatico. Durante la celebrazione di questi misteri,  agli adepti veniva mostrata una spiga innalzandola nel più profondo silenzio. Anche il Buddha, all'apice dei suoi pochissimi discorsi, nel più profondo silenzio, e non poteva che essere cosi, mostrava un fiore, -simbolo del Sahasrara, o 7° chackra, il fiore di loto,- aggiungiamo noi, - ai suoi discepoli.

 

Ogni anno, in un periodo da marzo a luglio anche gli antichi egizi festeggiavano la Pasqua. Attorno alla fine di maggio, il Nilo straripava cospargendo le sue rive di limo, una sostanza che rendeva fertile il terreno depositandosi sul suo fondo, interconnessa simbolicamente nel percorso della via dell'Alchimia, con l’opera al nero o saturnina  la cui radice è ST, ovvero la S che simboleggia un serpente assiso su una T.

 

​Questo ci riporta alla mente il serpente attorcigliato attorno al bastone di Mosè. Serpente che prende vita nelle mani e per volontà di Mosè davanti all’incredulo Faraone. Come anche il bastone di Asclepio, il quale volle donare l’immortalità agli uomini e per ordine di Giove fu trasformato in una costellazione. La costellazione di Ophiucus, il serpentario appunto. Sua figlia, una delle sue due figlie, si chiamava Egea, ed era una sacerdotessa rappresentata con in mano una coppa in cui si trovava la medicina o panacea universale. Attorno a tale coppa vi era un serpente attorcigliato con il capo chino nell’atto di bere dalla coppa stessa. Simbolo di guarigione era il Caduceo, o l’asta di Ermete, Mercurio per i Romani. Questi sono tutti simboli di elevazione verso uno stato di sviluppo superiore della coscienza.

 

Infine due parole sul simbolo dell’uovo. Anche l'uovo è strettamente legato alla nascita della vita. Il suo guscio rappresenta la materia dura da rompere, ovvero per l'iniziato è la dura “corteccia” della sua psiche umana, che egli deve penetrare per giungere all'anima, l'albume è l'anima, e il tuorlo lo Spirito.   L'uovo è uno degli ingredienti che formano la ritualità delle agapi. La sua forma non ha né inizio né fine e il suo significato e simbolismo ci riporta al senso dell'eternità. Tutto scorre. Panta Rei.

 

Attraverso tutte le ere ogni popolo sulla Terra ha creato simboli e atti idonei a rappresentare pienamente questa straordinaria energia, che pregna il tutto, il Sole rappresentava la luce sacra, ossia il Dio-uomo, l’Essere che sulla Terra hanno atteso come Messia, il figlio di Dio. 

 

La Luce si è manifestata in diversi punti sulla Terra nel tempo, attraverso diversi esseri che sono vissuti per lasciare sempre un Messaggio Universale. Una Luce divina, Cristo Luce, che si manifesta fisicamente sotto forma di uomo, per donare un messaggio di amore, di pace,  e di sacralità.

 

L’uomo può fare della propria vita un espressione della Luce dello Spirito attraverso una vita di esempio, di nobiltà di pensieri, di purezza,  indicando così una via per raggiungere lo stato supremo dell’essere. Cristo ha lasciato un esempio,  davanti a tutti, e per tutta l’umanità, per sempre presente, eternamente valido, che indica un sentiero, una via da seguire, per chi non è troppo addormentato, per coloro a cui l’anima chiede di più, per chi sa vedere.

 

La vita e la morte di Cristo hanno scritto nel codice genetico dell’umanità che la Resurrezione esiste. Come il Sole rappresenta fisicamente la luce, la fonte di energia vitale sulla Terra, così Cristo è la Luce divina manifestatasi fisicamente sulla Terra. Così come il Sole “rinasce” dal buio dell’inverno, una Luce Universale  entra, penetra nel “buio” della materia per portare Luce al mondo. 

 

Una Luce celeste, che appartiene al cielo, si potrebbe dire “invisibile” a occhi ordinari, eppure questa Luce è divenuta uomo.

 

.. l’uomo può osare seguire una via di perfezione il cui premio è la resurrezione.. ogni gesto, azione, parola, intenzione, pensiero, il cibo.. tutto è come se fossimo seduti alla tavola di Gesù Cristo, ed Egli eternamente.. sta ripetendo “ .. mangiate questo è il mio corpo, bevete questo è il mio sangue..” e questo banchetto è imbandito da Dio stesso eternamente.. Il pane è formato dalla farina che nasce dal grano che cresce grazie alla luce del Sole che è un astro dell’universo creato da Dio.. Il tutto sorretto dallo Spirito.. quale sublime alchimia."(2)

 

 

 

 

(1) https://lartedeipazzi.blog/2018/09/08/kerenyi-il-paradosso-eleusino/

(2) tratto dal libro:- nelcuoreunosmeraldo.wordpress.com

di Romano Maria Luisa

caduceo blu