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 LUCE  DI MILLE SOLI 

di  Romano Maria  Luisa

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ERCOLE

 

Meraviglioso anche a livello simbolico.

Osserviamo la simbologia di questa scena..

 

Il CERVO. 

Per i Celti in gallese, Carw, la divinità Cernunnos, rappresentava la vita che si rigenera in eterno raffigurata come un cervo appunto dal maestoso grande palco assiso su uno scranno con una mantella rossa tutto attorno e il collo di ermellino, quest'ultimo, simbolo di regalità.

 

Il cervo animale nobile simbolo del sole e della luce. Il cervo caro a Diana e suo fratello Apollo. Le sue corna simbolo di unione/contatto tra cielo e terra.

 

Il LEONE animale solare, fiero, coraggioso. E' stato un simbolo solare in quasi tutte le culture. Simbolo di forza, Ercole ne indossava la pelle. La sfinge dal volto di leone che guarda in viso la costellazione del Leone sorgente.

Simbolo alchemico, leone rosso e leone verde.

Il Leone della tribù di Giuda. La radice di Davide.

 

NEL MITO.

 

Ercole/Eracle era figlio di Giove il quale aveva occasionalmente l'abitudine di essere infedele ad Era, la quale generalmente non digeriva bene queste sue avventure con le donne mortali per quanto bellissime. I due sommi dei ne discussero un pò ma poi si misero d'accordo sul fatto che se Ercole avesse mai voluto diventare immortale se lo doveva guadagnare, andando al servizio del Re di Tirinto. Cosa che Ercole fece. Nacquero qui le 12 fatiche di Ercole, le quali altro non sono che favole allegoriche del lavoro su sè stesso dell'iniziato-eroe, durante l'arco di un anno, che poi non è solo un anno, ma tutta la vita..

 

Per ottenere l'immortalità Eracle messosi al servizio del Re di Tirinto si avviò verso l'inizio delle famose 12 fatiche. La prima fatica era abbattere l'invincibile leone di Nemea. Una volta nella grotta dove viveva il leone Ercole credette di poter intrappolare la bestia all'interno ma aimè la grotta aveva due entrate. Ercole escogitò quindi di attendere che il leone rientrasse dalla seconda porta dopo averne bloccato la prima. Qui attese la bestia. Inutile dire che la battaglia fu cruenta, violenta, ma vinse Ercole strangolando il leone con le sue stesse mani, come sappiamo. Poiché il leone era invulnerabile Ercole si fece una tunica con la sua pelle e un copricapo con la sua testa. Indossandone la pelle egli "diviene" -cosi si credeva- quella forza, quella invincibilità.

 

Gettiamo ora uno sguardo all'interno di questa Aurea Simbologia. Ercole per ottenere l'immortalità deve far capire quanto vale, si mette al servizio di un Re, ovvero un autorità terrena che può ordinargli cosa fare. Gli viene ordinato di uccidere il leone di Nemea. Qui la simbologia delle due entrate della grotta ci parla di qualcosa che può anche sfuggirgli. Ci parla della dualità, e anche delle due correnti energetiche sottili all'interno del corpo umano, Ida e Pingala. Ercole oltre a dare prova di forza darà anche prova di astuzia, furbizia, e bloccando un uscita intrappola il leone.

 

Il leone qui è istinto, forza brutale, violenza, sangue. Ercole combatte queste non virtù, che in realtà sono le proprie, con tutto sé stesso, armato solo della sua clava, sconfiggendole. Ora il leone, da simbolo terreno di ciò che si diceva, assume, mette in luce, il suo aspetto sottile spirituale, ovvero solare, e in quanto tale, accompagnerà tutto il mito di Ercole, cosi come rappresenterà il movimento dell'astro solare attraverso tutto lo zodiaco.

 

Ercole, l'uomo, rappresenta l'iniziato nel suo viaggio/iniziatico/lavoro su sè stesso, verso il perfezionamento, la sublimazione del proprio essere interiore. Attraverso i 12 mesi dell'anno, attraverserà le dodici fatiche, nel tempo di un arco solare, seguendo lo zodiaco-movimento del Sole. Diverrà l'Eroe.