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 LUCE  DI MILLE SOLI 

di  Romano Maria  Luisa

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                       ACCENNI  

          SULLA LUCE NEL MITO

                                                                    di

                                                     Romano Maria Luisa

 

   Recentemente ho trovato interessante soffermarmi sul significato della parola “Io”. Pronome personale della lingua italiana che tutti usiamo più o meno, parlando, per indicare la nostra persona, ovvero noi stessi.

Questo il testo del dizionario di lingua italiana a riguardo. Pronome di persona, valido solo in caso nominativo. ( Latino volgare eo poi ego..) Se ci rivolgiamo alla lingua inglese scopriamo che qui la parola IO ovvero I in inglese, possiede lo stesso suono della parola EYE ossia occhio in inglese. Consultiamo ancora il dizionario di lingua italiana. Leggiamo: Occhio – organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive. 

 

Essendo di madre lingua inglese, spesso amo confrontare  significati ed etimologie di diverse parole nelle due lingue, italiano e inglese appunto, e questa curiosità ha dato vita alla seguente ricerca che in realtà mi ha portato molto lontano attraverso simboli e miti oggi per lo più  dimenticati ma di grande  e profondo significato. Di seguito qui approfondiremo e parleremo di  alcuni simboli che provengono da antiche culture e tradizioni, quali la mitologia Greca e la religione degli antichi Egizi, nonché Induista, e che sono strettamente collegati con il significato intrinseco di questa nostra ricerca.

 

Io è figlia di Nettuno e del fiume Inaco. Secondo alcune fonti,  Zeus s’innamora di lei, e viene sorpreso ad amarla in alto tra le nuvole. Sua moglie Giunone/ Hera non scherzava in fatto di gelosia e quando li scoprì insieme, Giove protesse Io trasformandola in una giovenca. Giunone la fece sorvegliare strettamente da Argo dai cento occhi, il quale però venne ucciso da Ermete su ordine di Zeus. Giunone e Zeus. Questi 2 personaggi simbolicamente andrebbero considerati come parti del nostro corpo, ovvero i 2 emisferi celebrali.


Giunone/Hera non sapendo come tormentare la povera Io, che già doveva avere i suoi problemi nelle sue vesti di giovenca, le mandò un tafano, facendola scappare per mari e per terre, in uno stato di frenesia. Io trovò infine riposo sulle sponde del Nilo. Qui ripresa la sua forma originale diede un figlio a Zeus, di nome Epafo.

   

I viaggi di Io erano molto celebrati nell’antichità, e il Bosforo si dice abbia preso nome dal suo averlo attraversato. Bosforo=Oxford ( ox in inglese = bue-giovenca). Epafo – figlio di Zeus e Io, nato sul Nilo, divenne re d’Egitto e costruì la città di Memfis.

 

Nel mito sarà poi  Demetra ad identificarsi con Io, e i misteri di Demetra,  i Misteri Eleusini, sembra siano stati istituiti da Celoo=Picchio=Re di Eleusi. Fauno, il dio Pan latino, era il figlio di Pico= picchio.

Sulla tomba cretese di Fauno si legge l’epitaffio: “Qui giace il picchio che era anche Zeus”.

 

Il dio Pico era venerato anche nelle Marche, sui Monti Sibillini, dove da una foto scattata prima degli anni ’50, davanti alla grotta della famosa Sibilla, (in quegli anni la grotta crollò) possiamo vedere l’iscrizione “Sibila Teu Piki” ovvero Sibilla del dio Pico, e non a caso stiamo parlando del Piceno nelle Marche, Ascoli Piceno.

 

In Egitto Io diverrà la divinità Iside, e si comprenderà il perché delle sue simboliche corna da giovenca o vacca bianca. Iside, come la religione degli antichi Egizi ci tramanda, partorirà Horus, (Oro,) il quale avrà il simbolo del Semataui. Infatti veniva anche definito Horus Semataui, ovvero Colui che unisce l’alto e basso Egitto. Horus, "Colui che Uni' le Due Terre” conosciuto anche come Harsomptus), il cui simbolo è anche l’occhio di Horus, simbolo del potere divino del Faraone. Occhio destro,  del sole, l'occhio di Horus che oggi si pensa sia la sezione trasversale della ghiandola pineale o ipofisi, terzo occhio. (  Interessante notare il nome di Os-Iride, -Usir in egizio-  ovvero marito di Iside.)


 

 

 

 

 

 

 

 

Questo ci rimanda alla pupilla, IRIDE, Occhio, Eye in inglese, I ossia in inglese Io, e quindi ancora  IRIS, la dea dell’arcobaleno della mitologia greca, della quale si dice che ella scivolasse giù dal cielo molto velocemente nel vento. Dea dell’arcobaleno dicevamo, simbolo che unisce l’alto e il basso, il cielo alla terra.

 

   Nell’Illiade, Iride-Iris è messaggera degli dei, ruolo che nell’Odissea sembra invece essere stata assegnato a Ermete. Iride-Iris è una dea vergine: l’arcobaleno che accompagna la sua simbologia è simbolo di felice unione tra cielo e terra.Vedremo più avanti altri significati connessi con tutto ciò. Più tardi Iris rappresenterà la madre di Eros.  Iride-Iris è anche la dea della rugiada e dell’aurora, araldo del sole. Rimane difficile non aggiungere dea della luce, tra queste definizioni. Il fiore Iris, Fleur de lis come vedremo più avanti, lo stelo, la rugiada.  

 

    Io, Iside, Osiride, (Os-Iride), Horus, Occhio, Iride, 7 colori, Arcobaleno, Caduceo, Aurora, Rugiada. In questa ricerca i simboli hanno tutti un significato di luce, essendo la Luce il vero perno centrale come stiamo vedendo attorno a cui tutto verte.

   La luce che noi percepiamo attraverso gli organi di senso, gli occhi, sembrerebbe o si potrebbe dire quindi infine essere strettamente proporzionata con la luce della nostra apertura e integrità interiore. L’io è l’espressione della nostra luce interiore che si riflette fuori attraverso le nostre gesta e azioni, dando vita alla realtà.


 

 

 

 

 

 

 

 

Vi è un altro simbolo che ci riporta sul tema dell’ iride-occhio-pupilla, ovvero il Fleur de Lys: giglio della purezza di molte casate nobili del medioevo. Il "Fleur de Lys", il giglio della purezza.

Il suo aspetto ci porta direttamente all’Iris, il fiore, la cui geometria è il 3, bianco o viola, il bianco per la purezza, il viola strettamente legato alla regalità e alla spiritualità. Il suo significato vero e intrinseco è quello di un simbolo prettamente solare, aureo, della simbologia esoterica, tuttavia per entrare ancora più profondamente nel suo significato, aggiungiamo Rugiada, accostandoci definitivamente all’Alchimia, alla definizione alchemica Pietra Filosofale.

 

 Pioggia d’oro si dice allegoricamente cadde su Rodi quando il Sole giacque con Venere, e anche quando Minerva nacque dal cervello di Giove. Ancora accenni alla trasmutazione della materia dei filosofi in pietra filosofale. Sempre Giove si dice essersi tramutato in pioggia d’oro o Rugiada Aurifica facendo si che Danae concepisse Perseo. (Danae era stata chiusa sembra in una torre dal proprio genitore, perché non si avverasse la profezia di una maternità.)

Allegorie queste, che indicano un percorso alchemico. Pietra filosofale dicevamo appunto. Se osserviamo il percorso tracciatoci dai simboli che abbiamo trovato, scopriamo che ci parlano del sentiero di luce, che la nostra coscienza e il nostro io personale percorrono. Lungo il nostro vivere tutti attraversiamo il significato di anima in questi simboli.

Essendo la nostra stessa vita  un percorso atto a portarci ad una trasformazione, trasmutazione di noi stessi in luce.

 

La Luce è il nostro Virgilio che qui ci introduce e accompagna attraverso i significati di questi simboli.

Io, -ci dice ancora il mito,- figlia del re delle acque, Nettuno, e di una divinità che rappresenta un fiume, forse sacro, amata dal dio Giove, costretta a percorrere tutta la terra prima di trovare un luogo, il fiume Nilo, dove tornare ad essere se stessa, e dare alla luce un uomo che diverrà re sulla terra di Egitto. (ricordiamo che per salvarla dall’ira di Giunone, Zeus l’aveva trasformata in giovenca).

 

Io -figlia del re delle acque, Nettuno, e di una divinità che rappresenta un fiume – acqua, anima, che nasce dal divino e tornerà ad unirsi al divino. Il simbolismo ci sta dicendo che, accettato un iter ascendente per sublimarsi, dopo un lungo percorso, infine raggiungerà un fiume sacro, il Nilo, ancora acqua, dove partorire - ancora acque- un figlio alla divinità, ovvero "darà alla luce se stessa". Compiuto il suo percorso di purificazione ora trasmuta sé stessa in Luce.

 

Si parlava più sopra di  pioggia d’oro che  cadde su Rodi quando il Sole giacque con  Venere.  Acqua ad un tempo "solvente", acque mercuriali, hanno “nutrito” la sua ascesa. L'acqua diviene ora rugiada aurea. Divina acqua vitae.  Principio  primo dell'opera Ermetica. Acque superiori. La sua ricerca interiore, ovvero il "frutto" è ormai maturo, e vedrà la luce. La Rosa o il fiore di Loto, che sboccerà dallo stelo che sorge innalzandosi al di sopra delle acque  fango della trasmutazione o limo, di cui si è nutrito, per ergersi alla Luce di ciò che è e sarà Vivente. Qui sorge il Mito, ossia Io diviene Iside, colei che in antico Egitto rappresenta il mistero.. “mi sveli chi osa..” sono parole di Iside o Isis, Aset, in geroglifici egiziani il suo nome sul suo cartiglio si legge- sede del luogo del cobra. Questi simboli di verticalità e ascensione non possono non  portarci al nostro prossimo simbolo di luce ovvero la Kundalini.  Vorrei tuttavia soffermarmi ancora per sottolineare il  simbolo della orizzontalità che soggiace nell'importanza del silenzio, nel buio della terra. Orizzontalità che se unita alla verticalità trova il suo punto di incontro nel centro, se rapportato all'uomo, nel cuore, sede del quinto elemento ovvero lo Spirito, dove sboccia la vera Rosa Filosofica al centro della croce. Dat Rosa Mel Apibus. Questa verticalità permetterà all'uomo di raggiungere  il Sahasrara.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Simboli sul cartiglio di Iside

 

 

Io sono Colei che domina sul fato,

colei a cui sono sottoposte tutte le divinità

perché al di sopra di esse io stesso svolgo il ruolo del destino onnipotente.

Io sono colei che non generata tutto generò

sono la vita che trionfa sulla morte,

sono colei che dispensa,

io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà,

e nessun mortale o dio

ha mai sollevato il mio bianco peplo.

 

Plutarco


 


 

 


 


 


 


 


 L’uomo, la Kundalini e il sistema dei 7 chackra ovvero il Caduceo.

   

Kundalini (adattamento di Kuṇḍalinī, devanagari, कुण्डलिनी è un termine della lingua sanscrita adoperato originariamente in alcuni testi delle tradizioni tantriche per indicare quell'aspetto della Shakti śakti (devanāgarī शक्ति, IAST śakti, «energia», «potenza» indica, nell'Induismo, il potere di un Dio di dare luogo al mondo fenomenico e al piano cosciente della creazione, la Sua capacità creativa immanente; come nome proprio, Śakti indica l'Energia divina personificata. Spesso associata alla divinità Indù Shiva. Presente nel corpo umano, questa energia divina  si ritiene si trovi in forma quiescente in ogni individuo.

La kundalini è energia divina che risiede nel corpo umano dalla nascita, avvolta 3 volte e mezzo come un serpente alla base della spina dorsale.

I due serpenti del Caduceo -Caduceo o bastone della saggezza che apparteneva al dio Ermes/Mercurio κηρύκειον kerỳkeionn/ in greco.1. sono rapportabili alle 2 correnti o nadi  della Kundalini. Ida, fredda e umida, e Pingala, calda e secca, rispettivamente sinistra e destra, presenti nell’uomo. Rappresentano le due forze eternamente opposte tra di loro il bene/male, uomo/donna, fuoco/acqua, elettricità e magnetismo, attrazione repulsione etc,. Sushmna la nadi piu importante si trova all'interno del canale celebrospinale. Si chiama Merudanda e scorre dalla base del tronco sino alla testa. Scorre lungo il centro della colonna vertebrale,  attraversa tutti i chackra ed esce nel Sahasrara. E' grazie a questa nadi che è possibile ascendere.   Il risveglio della Kundalini riconcilia queste forze opposte. Tale risveglio inizia ad avere luogo nell’uomo e nella donna quando egli lavorando su i propri aspetti interiori trasforma il sé egoistico in Sé superiore.

                                  
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Caduceo è anche uno dei simboli più antichi della storia umana. I due serpenti avvolti attorno alla verga d’oro sono anche le 2 correnti della luce astrale o mediatore plastico della via alchemica. Il Caduceo è simbolo insieme a Ermete/Mercurio, della velocità del pensiero, nella mitologia Mercurio è araldo degli dei.

                                         

  

 

 

 

                  

 

 

 

 

 

 

Il corpo umano ha 7 centri energetici ovvero 7 chackra, -chakra ‹čàkra› s. m. [sanscr. cakráh «ruota, cerchio»], invar. – Spec. al plur., in alcune filosofie orientali, ciascuno dei centri energetici che governano funzioni organiche e mentali, e due energie, come abbiamo visto sopra, Ida e Pingala, che scorrono in spirale elicoidale, lungo la spina dorsale nel percorso ascensionale della kundalini prima assopita, ora “risvegliata”, innalzandosi attraverso il canale centrale Sushumna, verso il 7° chackra, il Sahasrara o chackra della corona, e oltre, nel Samadhi. Ognuno di questi centri energetici rappresenta un colore, una virtù, e al contrario un vizio, nonchè le 7 note, ed essendo 7 i colori, è impossibile non pensare all'arcobaleno che unisce il cielo alla terra  strettamente collegato al simbolo della  dea Iride.

-Samādhi devanagari समाधि, lett. "mettere insieme", "unire con") è un sostantivo maschile sanscrito proprio delle culture religiose buddhista e induista che definisce l'unione del meditante con l'oggetto della meditazione.  Seguendo il percorso simbolico sopra menzionato qui troviamo il simbolo dell'albero, della verticale,  

 

Analogie e simbolismi nel tempio massonico

  Le colonne Jakin e Boaz del tempio massonico sarebbero separate simbolicamente da 33 passi.(33 diviso 2= 16.5) -vedi misura aurea o numero d'oro, 1,618033…   Phi  o rettangolo aureo.
A meta strada tra le due colonne Jakin e Boaz si trova il Primo sorvegliante il quale simbolicamente rappresenterebbe la Kundalini.  Sulla cattedra del Primo sorvegliante è posta una colonna ionica che il Primo sorvegliante alza all'apertura dei lavori ed abbassa alla chiusura degli stessi;  il Primo Sorvegliante custodisce la Loggia durante i lavori (la colonna alzata al momento dell'apertura dei lavori); 
"..e il Primo Sorvegliante deve accertare che quanto edificato, controllato con la livella, è perfettamente parallelo al piano di appoggio e che, con lo stesso piano, forma un Angolo Retto.." -vedi misura aurea o numero d'oro, 1,618033… Phi  o Rettangolo Aureo.   

 
 

                                                   

                                        

 

 

 credits- misteria.org

 

India. Egitto. Grecia. Tradizioni apparentemente distanti tra loro ma che condividono dei simboli con analogie e significati simili, sopratutto la finalità del percorso, la luce, sarebbe la stessa.

 

Per gli antichi Egizi, l’Egitto era terra sacra, come lo era anche il corpo umano, e il corpo del Faraone. Il Nilo fiume sacro per antonomasia, percorre tutto l’Egitto come una spina dorsale. La spina dorsale appunto secondo quanto detto sopra, lungo la quale  si muove ascendendo,  la kundalini, o energia divina, dell' uomo realizzato. Iside, divinità egizia, dall'importante simbologia.  Rappresenta il mistero, il cosmo, la divinità, di origine celeste, associata alla regalità. La coppa formata dalle sue corna è contenitore di acque, fluidi cosmici. E’ madre. Sposa del faraone Osiride, maga e dea lunare, infatti rappresentava la luna, e i riti d’iniziazione femminili erano a lei dedicati. Dea della Creazione.

 

Seth, il fratellastro malvagio, uccide Osiride e ne smembra il corpo spargendolo in 14 pezzi. Iside cerca Osiride morto, e ne ricomporrà il corpo tutto, tranne per il fallo. Giacendo con lui tuttavia Iside attraverso un atto di magia concepirà il figlio di Osiride, Horus/ Oro.

 

   

Horus -falco con il copricapo 

corona Semataui - simbolo

dell'unione dell'alto e basso

Egitto.

 

 

 

 

                                                                                                   

 

 

 

 

Horus fanciullo.

 

 

 

 

 

 

L’importanza di tutto quanto sopra è messa particolarmente in risalto se accostato al significato intrinseco di profonda conoscenza e saggezza del nome Isis-Isi-Iside ricordiamo (sede del luogo del cobra), Creatrice della Corona di Ra-Horus, in quanto rappresentante dell'energia cosmica femminile, Shakti, e divinità maggiore femminile, del culto dell’antico Egitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordiamo che il serpente anticamente era ritenuto un  animale  sacro e dalle doti magiche. In molte antiche religioni si parla di serpenti dai poteri creatori. Basti vedere il serpente di bronzo che Mosè piantò nel deserto oppure la verga di Aronne che prese vita trasformandosi in un serpente davanti al Faraone in Egitto. In ogni parte del mondo vi sono tradizioni che hanno come  simbolo il serpente.

 

Il cobra era il serpente sulla corona appunto dei regnanti dell’antico Egitto. L’energia o Kundalini che giace alla base della colonna vertebrale, la dea assopita, un serpente di luce -serpente aureo- capace di viaggiare verso l’alto per sublimare l’energia dell’uomo. Il serpente era il simbolo della materia degli Ermetisti.

Il canale centrale Sushumna che si trova nella spina dorsale, vero axis mundi, è il nostro arcobaleno personale, ponte tra l’alto e il basso, che permette alla coscienza-luce di viaggiare tra il cielo, e la terra, ovvero tra il Samadhi, e il Muladhara.

 

In questo ascendere e discendere tra cielo e terra, la nostra energia, la nostra Kundalini, o Isis-Iside, -il cui nome sul suo cartiglio è illuminante e significativo -, o Shakti, sposa divina di Shiva, il Signore Supremo dell’universo per la religione induista,  ci trasmuta in esseri dalla coscienza superiore, sublimandoci. Ogni mito, ogni via di conoscenza, cela nasconde questa saggezza, un insieme di indicazioni simboliche per riconoscere, comprendere e quindi intraprendere il nostro viaggio verso la perfezione di noi stessi e la nostra luce interiore. Divenire consapevolezza illuminata.  Menziona energie maschile e femminile spada lancia coppa etc.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kundalini. “Spada” di luce forgiata con la volontà ferrea dell’iniziato o yogi. Simbolicamente riprodotta nella spada Katana del Samurai che egli, compiendo un gesto significativo, estrae in corrispondenza della spina dorsale. Excalibur, ovvero la spada della leggenda delle cronache di Re Artù e il Mago Merlino, spada che soltanto il puro di cuore potrà estrarre dalla roccia. La Terra diverrebbe una landa deserta qualora questa “spada” andasse perduta, e con essa i necessari valori della purezza.

 

La spada o lancia, simbolo perforante, maschile, di S. Giorgio, il cavaliere senza macchia, l’Iniziato, sul cavallo bianco simbolo dei 4 elementi purificati. Nell’iconografia di S. Giorgio vi sono tutti i colori dell’opera alchemica, nero, rosso, bianco, rispettivamente sale, zolfo, e mercurio. S. Giorgio libererà la dama, o anima, simbolo femminile-coppa alchemico mercuriale, dalla torre in cui è tenuta prigioniera, neutralizzando il drago.

 

La spada da sempre evoca immagini di leali e fedeli cavalieri pronti a perdere la propria vita piuttosto che tradire il significato della propria fede o percorso iniziatico. Questi simboli ci parlano della Grande Opera, attraverso la quale l’iniziato uomo, riunendo ciò che è sparso, diviene Uomo realizzato rinascendo dalle proprie ceneri a nuova vita, come la rossa Fenice, che altro non è se non il drago delle basse pulsioni, bassi istinti, trasformato attraverso un percorso alchemico, trasmutato, in ciò che viene rappresentato  nel simbolo dell'immortalità, ovvero la Fenice.

 


 


 

 

 

Zolfo e Mercurio e Sale - i tre principi dell’alchimia.

Ad un attenta lettura il lettore certamente scorgerà l’intreccio che si forma tra questi simboli Induisti e dell’antica Grecia e dell’antico Egitto. Queste vie di conoscenza anticamente quasi certamente erano una sola via, frazionatesi attraverso il tempo in molte diverse allegorie e significati.

 

Torniamo ora ai simboli della nostra ricerca. Dell’aspetto della giovenca Io, rimarranno le corna simboliche che adorneranno talvolta il capo di Iside la dea. Antenne, vaso alchemico, contenitore per quell’energia celeste, mistero, di cui Iside è simbolo. Ora, se è vero che Iside è tutto quanto sopra ovvero coscienza sublimata, Creatrice della Corona di Ra-Horus, Oro, e allatta al suo seno Horus il futuro Faraone, il quale rappresenta l’alto Iniziato, è lecito chiederci chi realmente infine avrà regnato sull’Egitto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acqua e energia celeste. Anima o spirito? Acqua o fuoco? Acque superiori e fuoco spirituale? Acqua di fiume, fuoco fisico. Luce. Elementi lontani tra di loro apparentemente, ma perfettamente interagenti. Non possono esistere l’uno senza l’altro. L’uno sublima l’altro. Ciò che li unisce è il fuoco dello Spirito, il quinto elemento, senza il quale tutto sarebbe privo di Vita.


 


 


 


 


 

 

 


 


 

Il mito ci dice che Iris-Iride abbandonava il suo letto nuziale di notte, saliva al cielo sulle ali del caduceo e, lasciando cadere la sua rugiada, attendeva il sorgere dell’aurora. Frase esplicitamente alchemica. E’ quella rugiada d’oro che farà poi crescere le erbe profumate da bruciare sull’altare di Heliopolis, per far rinascere la rossa Fenice dalle proprie ceneri.

 

Un alchimista sarebbe d’accordo. E’ così che si separa il sottile dal denso per fare il miracolo della cosa Una.

 

 

La Tavola di Smeraldo

 

E’ vero, è vero senza errore, è certo e verissimo

Ciò che è in alto è come ciò che è in basso,

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,

Per fare il miracolo di una Cosa Unica .

Così come tutte le cose sono sempre

state nell’Uno e venute dall’Uno, così

tutte le cose sono nate per adattamento della Cosa Unica.

Il Sole è il padre, la Luna è la madre.

Il Vento l’ha portato nel suo ventre,

la Terra è la sua nutrice.

Qui è il padre di tutto,

il Telesma di tutto il mondo;

la sua potenza non ha limiti se viene convertita in Terra.

Tu separerai la Terra dal Fuoco,

il sottile dallo spesso,

dolcemente con gran

lavoro.

Esso dalla Terra risale al Cielo,

subito ridiscende in Terra,

raccoglie la forza delle cose superiori e di quelle inferiori.

Con questo mezzo tu avrai tutta la gloria del mondo, 

e si allontanerà da te ogni oscurità.

E’ la forza forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile

e penetrerà ogni cosa solida.

E’ in questo modo che il mondo venne creato.

Da questa fonte scaturiranno adattamenti innumerevoli il cui mezzo abbiamo indicato.

 

E’ per questo che sono stato chiamato

Ermete Trismegisto: perché possiedo le

tre parti della Sapienza Universale.

Ciò che ho detto dell’operazione del

Sole è perfetto e completo.

 

 

 

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Per chi fosse interessato alla  simbologia del serpente o cobra rimando a:

www.nelcuoreunosmeraldo.com

 

pagina 35 – Offida e il Serpente Aureo di Romano Maria Luisa

https://centrostudiallevi.files.wordpress.com/2007/01/ophys-4.pdf


 

-https://it.wikipedia.org/wiki/Iride_(divinit%C3%A0)

http://www.memphismisraim.it/
https://ancientegyptonline.co.uk/horusbehedet/ - per Horus Semataui

1. https://it.wikipedia.org/wiki/Caduceo#Ori

2. https:www.nutrizionearmonia.it

https://www.treccani.it/vocabolario/chakra/

https://it.wikipedia.org/wiki/Kundalini

https://it.wikipedia.org/wiki/Shakti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 


 


 


 

 

 

 

 

 

 


 


 


 


 


 

 

 


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


 


 


 


 


 


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

Kundalini. “Spada” di luce forgiata con la volontà ferrea dell’iniziato o yogi. Simbolicamente riprodotta nella spada Katana del Samurai che egli, compiendo un gesto significativo, estrae in corrispondenza della spina dorsale. Excalibur, ovvero la spada della leggenda delle cronache di Re Artù e il Mago Merlino, spada che soltanto il puro di cuore potrà estrarre dalla roccia. La Terra diverrebbe una landa deserta qualora questa “spada” andasse perduta, e con essa i necessari valori della purezza.

 

La spada o lancia, simbolo perforante, maschile, di S. Giorgio, il cavaliere senza macchia, l’Iniziato, sul cavallo bianco simbolo dei 4 elementi purificati. Nell’iconografia di S. Giorgio vi sono tutti i colori dell’opera alchemica, nero, rosso, bianco, rispettivamente sale, zolfo, e mercurio. S. Giorgio libererà la dama, o anima, simbolo femminile-coppa alchemico mercuriale, dalla torre in cui è tenuta prigioniera, neutralizzando il drago.

 

La spada da sempre evoca immagini di leali e fedeli cavalieri pronti a perdere la propria vita piuttosto che tradire il significato della propria fede o percorso iniziatico. Questi simboli ci parlano della Grande Opera, attraverso la quale l’iniziato uomo, riunendo ciò che è sparso, diviene Uomo realizzato rinascendo dalle proprie ceneri a nuova vita, come la rossa Fenice, che altro non è se non il drago delle basse pulsioni, bassi istinti, trasformato attraverso un percorso alchemico, trasmutato, in ciò che viene rappresentato  nel simbolo dell'immortalità, ovvero la Fenice.

 


 


 

 

 

Zolfo e Mercurio e Sale - i tre principi dell’alchimia.

Ad un attenta lettura il lettore certamente scorgerà l’intreccio che si forma tra questi simboli Induisti e dell’antica Grecia e dell’antico Egitto. Queste vie di conoscenza anticamente quasi certamente erano una sola via, frazionatesi attraverso il tempo in molte diverse allegorie e significati.

 

Torniamo ora ai simboli della nostra ricerca. Dell’aspetto della giovenca Io, rimarranno le corna simboliche che adorneranno talvolta il capo di Iside la dea. Antenne, vaso alchemico, contenitore per quell’energia celeste, mistero, di cui Iside è simbolo. Ora, se è vero che Iside è tutto quanto sopra ovvero coscienza sublimata, Creatrice della Corona di Ra-Horus, Oro, e allatta al suo seno Horus il futuro Faraone, il quale rappresenta l’alto Iniziato, è lecito chiederci chi realmente infine avrà regnato sull’Egitto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acqua e energia celeste. Anima o spirito? Acqua o fuoco? Acque superiori e fuoco spirituale? Acqua di fiume, fuoco fisico. Luce. Elementi lontani tra di loro apparentemente, ma perfettamente interagenti. Non possono esistere l’uno senza l’altro. L’uno sublima l’altro. Ciò che li unisce è il fuoco dello Spirito, il quinto elemento, senza il quale tutto sarebbe privo di Vita.


 


 


 


 


 

 

 


 


 

Il mito ci dice che Iris-Iride abbandonava il suo letto nuziale di notte, saliva al cielo sulle ali del caduceo e, lasciando cadere la sua rugiada, attendeva il sorgere dell’aurora. Frase esplicitamente alchemica. E’ quella rugiada d’oro che farà poi crescere le erbe profumate da bruciare sull’altare di Heliopolis, per far rinascere la rossa Fenice dalle proprie ceneri.

 

Un alchimista sarebbe d’accordo. E’ così che si separa il sottile dal denso per fare il miracolo della cosa Una.

 

 

La Tavola di Smeraldo

 

E’ vero, è vero senza errore, è certo e verissimo

Ciò che è in alto è come ciò che è in basso,

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,

Per fare il miracolo di una Cosa Unica .

Così come tutte le cose sono sempre

state nell’Uno e venute dall’Uno, così

tutte le cose sono nate per adattamento della Cosa Unica.

Il Sole è il padre, la Luna è la madre.

Il Vento l’ha portato nel suo ventre,

la Terra è la sua nutrice.

Qui è il padre di tutto,

il Telesma di tutto il mondo;

la sua potenza non ha limiti se viene convertita in Terra.

Tu separerai la Terra dal Fuoco,

il sottile dallo spesso,

dolcemente con gran

lavoro.

Esso dalla Terra risale al Cielo,

subito ridiscende in Terra,

raccoglie la forza delle cose superiori e di quelle inferiori.

Con questo mezzo tu avrai tutta la gloria del mondo, 

e si allontanerà da te ogni oscurità.

E’ la forza forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile

e penetrerà ogni cosa solida.

E’ in questo modo che il mondo venne creato.

Da questa fonte scaturiranno adattamenti innumerevoli il cui mezzo abbiamo indicato.

 

E’ per questo che sono stato chiamato

Ermete Trismegisto: perché possiedo le

tre parti della Sapienza Universale.

Ciò che ho detto dell’operazione del

Sole è perfetto e completo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Per chi fosse interessato alla  simbologia del serpente o cobra rimando a:

www.nelcuoreunosmeraldo.com

pagina 35 – Offida e il Serpente Aureo di Romano Maria Luisa

https://centrostudiallevi.files.wordpress.com/2007/01/ophys-4.pdf


 

-https://it.wikipedia.org/wiki/Iride_(divinit%C3%A0)

http://www.memphismisraim.it/
https://ancientegyptonline.co.uk/horusbehedet/ - per Horus Semataui

1. https://it.wikipedia.org/wiki/Caduceo#Ori

2. https:www.nutrizionearmonia.it

https://www.treccani.it/vocabolario/chakra/

https://it.wikipedia.org/wiki/Kundalini

https://it.wikipedia.org/wiki/Shakti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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unto di incontro nel centro, se rapportato all'uomo, nel cuore, sede del quinto elemento ovvero lo Spirito, dove sboccia la vera Rosa Filosofica al centro della croce. Dat Rosa Mel Apibus. Questa verticalità permetterà all'uomo di raggiungere  il Sahasrara.  ALBERO SEFIROTICO mappa i corpi sottili

 

 

Simboli sul cartiglio di Iside

 

 

Io sono Colei che domina sul fato,

colei a cui sono sottoposte tutte le divinità

perché al di sopra di esse io stesso svolgo il ruolo del destino onnipotente.

Io sono colei che non generata tutto generò

sono la vita che trionfa sulla morte,

sono colei che dispensa,

io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà,

e nessun mortale o dio

ha mai sollevato il mio bianco peplo.

 

Plutarco


 


 

 


 


 


 


 


 L’uomo, la Kundalini e il sistema dei 7 chackra ovvero il Caduceo.

   

Kundalini (adattamento di Kuṇḍalinī, devanagari, कुण्डलिनी è un termine della lingua sanscrita adoperato originariamente in alcuni testi delle tradizioni tantriche per indicare quell'aspetto della Shakti śakti (devanāgarī शक्ति, IAST śakti, «energia», «potenza» indica, nell'Induismo, il potere di un Dio di dare luogo al mondo fenomenico e al piano cosciente della creazione, la Sua capacità creativa immanente; come nome proprio, Śakti indica l'Energia divina personificata. Spesso associata alla divinità Indù Shiva. Presente nel corpo umano, questa energia divina  si ritiene si trovi in forma quiescente in ogni individuo.

La kundalini è energia divina che risiede nel corpo umano dalla nascita, avvolta 3 volte e mezzo come un serpente alla base della spina dorsale.

I due serpenti del Caduceo -Caduceo o bastone della saggezza che apparteneva al dio Ermes/Mercurio κηρύκειον kerỳkeionn/ in greco.1. sono rapportabili alle 2 correnti o nadi  della Kundalini. Ida, fredda e umida, e Pingala, calda e secca, rispettivamente sinistra e destra, presenti nell’uomo. Rappresentano le due forze eternamente opposte tra di loro il bene/male, uomo/donna, fuoco/acqua, elettricità e magnetismo, attrazione repulsione etc,. Sushmna la nadi piu importante si trova all'interno del canale celebrospinale. Si chiama Merudanda e scorre dalla base del tronco sino alla testa. Scorre lungo il centro della colonna vertebrale,  attraversa tutti i chackra ed esce nel Sahasrara. E' grazie a questa nadi che è possibile ascendere.   Il risveglio della Kundalini riconcilia queste forze opposte. Tale risveglio inizia ad avere luogo nell’uomo e nella donna quando egli lavorando su i propri aspetti interiori trasforma il sé egoistico in Sé superiore.

                                  
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Caduceo è anche uno dei simboli più antichi della storia umana. I due serpenti avvolti attorno alla verga d’oro sono anche le 2 correnti della luce astrale o mediatore plastico della via alchemica. Il Caduceo è simbolo insieme a Ermete/Mercurio, della velocità del pensiero, nella mitologia Mercurio è araldo degli dei.

                                         

  

 

 

 

                  

 

 

 Il corpo umano ha 7 centri energetici ovvero 7 chackra, -chakra ‹čàkra› s. m. [sanscr. cakráh «ruota, cerchio»], invar. – Spec. al plur., in alcune filosofie orientali, ciascuno dei centri energetici che governano funzioni organiche e mentali, e due energie, come abbiamo visto sopra, Ida e Pingala, che scorrono in spirale elicoidale, lungo la spina dorsale nel percorso ascensionale della kundalini prima assopita, ora “risvegliata”, innalzandosi attraverso il canale centrale Sushumna, verso il 7° chackra, il Sahasrara o chackra della corona, e oltre, nel Samadhi. Ognuno di questi centri energetici rappresenta un colore, una virtù, e al contrario un vizio, nonchè le 7 note, ed essendo 7 i colori, è impossibile non pensare all'arcobaleno che unisce il cielo alla terra  strettamente collegato al simbolo della  dea Iride.

-Samādhi devanagari समाधि, lett. "mettere insieme", "unire con") è un sostantivo maschile sanscrito proprio delle culture religiose buddhista e induista che definisce l'unione del meditante con l'oggetto della meditazione.  Seguendo il percorso simbolico sopra menzionato qui troviamo il simbolo dell'albero, della verticale,  

 

Analogie e simbolismi nel tempio massonico

  Le colonne Jakin e Boaz del tempio massonico sarebbero separate simbolicamente da 33 passi.(33 diviso 2= 16.5) -vedi misura aurea o numero d'oro, 1,618033…   Phi  o rettangolo aureo.
A meta strada tra le due colonne Jakin e Boaz si trova il Primo sorvegliante il quale simbolicamente rappresenterebbe la Kundalini.  Sulla cattedra del Primo sorvegliante è posta una colonna ionica che il Primo sorvegliante alza all'apertura dei lavori ed abbassa alla chiusura degli stessi;  il Primo Sorvegliante custodisce la Loggia durante i lavori (la colonna alzata al momento dell'apertura dei lavori); 
"..e il Primo Sorvegliante deve accertare che quanto edificato, controllato con la livella, è perfettamente parallelo al piano di appoggio e che, con lo stesso piano, forma un Angolo Retto.." -vedi misura aurea o numero d'oro, 1,618033… Phi  o Rettangolo Aureo.   

 
 

                                                   

                                         credits- misteria.org

 

India. Egitto. Grecia. Tradizioni apparentemente distanti tra loro ma che condividono dei simboli con analogie e significati simili, sopratutto la finalità del percorso, la luce, sarebbe la stessa.

 

Per gli antichi Egizi, l’Egitto era terra sacra, come lo era anche il corpo umano, e il corpo del Faraone. Il Nilo fiume sacro per antonomasia, percorre tutto l’Egitto come una spina dorsale. La spina dorsale appunto secondo quanto detto sopra, lungo la quale  si muove ascendendo,  la kundalini, o energia divina, dell' uomo realizzato. Iside, divinità egizia, dall'importante simbologia.  Rappresenta il mistero, il cosmo, la divinità, di origine celeste, associata alla regalità. La coppa formata dalle sue corna è contenitore di acque, fluidi cosmici. E’ madre. Sposa del faraone Osiride, maga e dea lunare, infatti rappresentava la luna, e i riti d’iniziazione femminili erano a lei dedicati. Dea della Creazione.

 

Seth, il fratellastro malvagio, uccide Osiride e ne smembra il corpo spargendolo in 14 pezzi. Iside cerca Osiride morto, e ne ricomporrà il corpo tutto, tranne per il fallo. Giacendo con lui tuttavia Iside attraverso un atto di magia concepirà il figlio di Osiride, Horus/ Oro.

 

   

Horus -falco con il copricapo 

corona Semataui - simbolo

dell'unione dell'alto e basso

Egitto.

 

 

 

 

                                                                                                   Horus fanciullo.

 

 

L’importanza di tutto quanto sopra è messa particolarmente in risalto se accostato al significato intrinseco di profonda conoscenza e saggezza del nome Isis-Isi-Iside ricordiamo (sede del luogo del cobra), Creatrice della Corona di Ra-Horus, e divinità maggiore femminile, del culto dell’antico Egitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordiamo che il serpente anticamente era ritenuto sacro e dalle doti magiche. In molte antiche religioni si parla di serpenti dai poteri creatori. Basti vedere il serpente di bronzo che Mosè piantò nel deserto oppure la verga di Aronne che prese vita trasformandosi in un serpente davanti al Faraone in Egitto. In ogni parte del mondo vi sono tradizioni che hanno come  simbolo il serpente.

 

Il cobra era il serpente sulla corona appunto dei regnanti dell’antico Egitto. L’energia o Kundalini che giace alla base della colonna vertebrale, la dea assopita, un serpente di luce -serpente aureo- capace di viaggiare verso l’alto per sublimare l’energia dell’uomo. Il serpente era il simbolo della materia degli Ermetisti.

Il canale centrale Sushumna che si trova nella spina dorsale, vero axis mundi, è il nostro arcobaleno personale, ponte tra l’alto e il basso, che permette alla coscienza-luce di viaggiare tra il cielo, e la terra, ovvero tra il Samadhi, e il Muladhara.

 

In questo ascendere e discendere tra cielo e terra, la nostra energia, la nostra Kundalini, o Isis-Iside, -il cui nome sul suo cartiglio è illuminante e significativo -, o Shakti, sposa divina di Shiva, il Signore Supremo dell’universo per la religione induista,  ci trasmuta in esseri dalla coscienza superiore, sublimandoci. Ogni mito, ogni via di conoscenza, cela nasconde questa saggezza, un insieme di indicazioni simboliche per riconoscere, comprendere e quindi intraprendere il nostro viaggio verso la perfezione di noi stessi e la nostra luce interiore. Divenire consapevolezza illuminata.  Menziona energie maschilee femminile spada lancia coppa etc

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kundalini. “Spada” di luce forgiata con la volontà ferrea dell’iniziato o yogi. Simbolicamente riprodotta nella spada Katana del Samurai che egli, compiendo un gesto significativo, estrae in corrispondenza della spina dorsale. Excalibur, ovvero la spada della leggenda delle cronache di Re Artù e il Mago Merlino, spada che soltanto il puro di cuore potrà estrarre dalla roccia. La Terra diverrebbe una landa deserta qualora questa “spada” andasse perduta, e con essa i necessari valori della purezza.

 

La spada o lancia, simbolo perforante, maschile, di S. Giorgio, il cavaliere senza macchia, l’Iniziato, sul cavallo bianco simbolo dei 4 elementi purificati. Nell’iconografia di S. Giorgio vi sono tutti i colori dell’opera alchemica, nero, rosso, bianco, rispettivamente sale, zolfo, e mercurio. S. Giorgio libererà la dama, o anima, simbolo femminile-coppa alchemico mercuriale, dalla torre in cui è tenuta prigioniera, neutralizzando il drago.

 

La spada da sempre evoca immagini di leali e fedeli cavalieri pronti a perdere la propria vita piuttosto che tradire il significato della propria fede o percorso iniziatico. Questi simboli ci parlano della Grande Opera, attraverso la quale l’iniziato uomo, riunendo ciò che è sparso, diviene Uomo realizzato rinascendo dalle proprie ceneri a nuova vita, come la rossa Fenice, che altro non è se non il drago delle basse pulsioni, bassi istinti, trasformato attraverso un percorso alchemico, trasmutato, in ciò che viene rappresentato  nel simbolo dell'immortalità, ovvero la Fenice.

 


 


 

 

 

Zolfo e Mercurio e Sale - i tre principi dell’alchimia.

Ad un attenta lettura il lettore certamente scorgerà l’intreccio che si forma tra questi simboli Induisti e dell’antica Grecia e dell’antico Egitto. Queste vie di conoscenza anticamente quasi certamente erano una sola via, frazionatesi attraverso il tempo in molte diverse allegorie e significati.

 

Torniamo ora ai simboli della nostra ricerca. Dell’aspetto della giovenca Io, rimarranno le corna simboliche che adorneranno talvolta il capo di Iside la dea. Antenne, vaso alchemico, contenitore per quell’energia celeste, mistero, di cui Iside è simbolo. Ora, se è vero che Iside è tutto quanto sopra ovvero coscienza sublimata, Creatrice della Corona di Ra-Horus, Oro, e allatta al suo seno Horus il futuro Faraone, il quale rappresenta l’alto Iniziato, è lecito chiederci chi realmente infine avrà regnato sull’Egitto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acqua e energia celeste. Anima o spirito? Acqua o fuoco? Acque superiori e fuoco spirituale? Acqua di fiume, fuoco fisico. Luce. Elementi lontani tra di loro apparentemente, ma perfettamente interagenti. Non possono esistere l’uno senza l’altro. L’uno sublima l’altro. Ciò che li unisce è il fuoco dello Spirito, il quinto elemento, senza il quale tutto sarebbe privo di Vita.


 


 


 


 


 

 

 


 


 

Il mito ci dice che Iris-Iride abbandonava il suo letto nuziale di notte, saliva al cielo sulle ali del caduceo e, lasciando cadere la sua rugiada, attendeva il sorgere dell’aurora. Frase esplicitamente alchemica. E’ quella rugiada d’oro che farà poi crescere le erbe profumate da bruciare sull’altare di Heliopolis, per far rinascere la rossa Fenice dalle proprie ceneri.

 

Un alchimista sarebbe d’accordo. E’ così che si separa il sottile dal denso per fare il miracolo della cosa Una.

 

 

La Tavola di Smeraldo

 

E’ vero, è vero senza errore, è certo e verissimo

Ciò che è in alto è come ciò che è in basso,

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,

Per fare il miracolo di una Cosa Unica .

Così come tutte le cose sono sempre

state nell’Uno e venute dall’Uno, così

tutte le cose sono nate per adattamento della Cosa Unica.

Il Sole è il padre, la Luna è la madre.

Il Vento l’ha portato nel suo ventre,

la Terra è la sua nutrice.

Qui è il padre di tutto,

il Telesma di tutto il mondo;

la sua potenza non ha limiti se viene convertita in Terra.

Tu separerai la Terra dal Fuoco,

il sottile dallo spesso,

dolcemente con gran

lavoro.

Esso dalla Terra risale al Cielo,

subito ridiscende in Terra,

raccoglie la forza delle cose superiori e di quelle inferiori.

Con questo mezzo tu avrai tutta la gloria del mondo, 

e si allontanerà da te ogni oscurità.

E’ la forza forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile

e penetrerà ogni cosa solida.

E’ in questo modo che il mondo venne creato.

Da questa fonte scaturiranno adattamenti innumerevoli il cui mezzo abbiamo indicato.

 

E’ per questo che sono stato chiamato

Ermete Trismegisto: perché possiedo le

tre parti della Sapienza Universale.

Ciò che ho detto dell’operazione del

Sole è perfetto e completo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Per chi fosse interessato alla  simbologia del serpente o cobra rimando a:

www.nelcuoreunosmeraldo.com

pagina 35 – Offida e il Serpente Aureo di Romano Maria Luisa

https://centrostudiallevi.files.wordpress.com/2007/01/ophys-4.pdf


 

-https://it.wikipedia.org/wiki/Iride_(divinit%C3%A0)

http://www.memphismisraim.it/
https://ancientegyptonline.co.uk/horusbehedet/ - per Horus Semataui

1. https://it.wikipedia.org/wiki/Caduceo#Ori

2. https:www.nutrizionearmonia.it

https://www.treccani.it/vocabolario/chakra/

https://it.wikipedia.org/wiki/Kundalini

https://it.wikipedia.org/wiki/Shakti