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 LUCE  DI MILLE SOLI 

di  Romano Maria  Luisa

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POESIA

 

Il vento le sfiorò i capelli. Il sole  da dietro una nube incuriosito si affacciò e vide i capelli di lei muoversi, danzanti, morbidi.. vide i suoi occhi, di solito sorridenti, scintillanti di luce, inumidirsi..  ne vide lo sguardo estendersi verso l'orizzonte, l'infinito, mentre una lacrima scivolava silenziosa giu' ..  

 

ascoltò commosso la preghiera sommessa silenziosa dolorosa che lei mormorava..  colmo di tenerezza con un suo raggio la  scaldò, come per abbracciarla, proteggerla, e questo illuminò di luce il rosso di quei  bellissimi capelli, mentre  il vento, incurante, continuava  a giocare,  soffiando tra i rami degli alberi, e accarezzando dolcemente i fiori nel bellissimo prato accanto alla ragazza. I fiori sparsero il loro profumo.

Lei inspirò,  e sospirando mormorò sottovoce: "Amore dove sei' ? Amore perché non sei qui con me?"
Chiuse gli occhi  come per  raccogliere in sé  il suo dolore.
Intenerito il sole fece brillare le corolle dei fiori di luce che risplendeva, illuminò gli alberi, le loro foglie autunnali di oro. 

Lei rimase in silenzio, seduta sulla panchina, gli occhi chiusi. Il vento soffiò ancora sul suo viso, muovendole  il foulard, ma lei non si mosse. Sembrava ignara di quanto accadesse intorno a lei. 

"Amore dove sei? Ora che ti ho trovato perché non sei qui con me?"
Nella  sua mente quella domanda si ripeteva instancabilmente. Il suo cuore sembrava scoppiare di dolore. Immagini del viso di colui che amava, il sorriso di lui, si susseguivano beffandosi del dolore che lei provava.

Il sole stava per tramontare.  La natura tutto intorno si stava preparando per la notte. Lentamente stava scendendo la sera, e nel misto di luce che si crea tra il giorno che muore e la notte che nasce, il cielo si era cosparso di rosa, rosso, blu e viola. Magnifiche pennellate di ogni sfumatura coloravano il cielo, rendendo ogni cosa vibrante di energia.

La ragazza alzò lo sguardo. In piedi accanto a lei vide un essere meraviglioso dalle vesti candide, e dallo sguardo carico di amore.
"Chi sei ?" chiese lei stupita della sua presenza. L'essere accanto a lei non rispose subito. Continuava a guardarla con una dolcezza negli occhi infinita. "Chi sei?" ripeté la ragazza, sottovoce quasi.
 

L'essere le sorrise, e a lei parve che il mondo si fosse illuminato. Forse sto sognando, pensò, consapevole che il sorriso di quell'essere era magnifico, meraviglioso. 

 

Inspirò profondamente e solo allora si accorse del sottilissimo profumo che quell'essere emanava…



                                             IN LAVORAZIONE